sabato 21 gennaio 2012

Imparare a fare un'analisi testuale (Parte prima)

Il decreto ministeriale riguardante la nuova maturità, per quanto concerne l’opzione “a” della prima prova scritta richiede l’analisi e il commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario , in prosa o in poesia, articolato in una serie di risposte a quesiti di ampio respiro raggruppati secondo questa scansione:
-          Comprensione complessiva;
-          Analisi del testo;
-          Inquadramento storico-letterario, approfondimenti e riflessioni.
La prova di analisi e commento tende, dunque, a  verificare se il candidato possiede:
-          capacità di compiere un’analisi testuale precisa e dettagliata;
-          capacità di fornire informazioni complete e dati precisi
-          capacità di portare argomentazioni  supportate dalla conoscenza letteraria, o se richiesto esplicitamente, da opinioni personali valide.
L’alunno deve, quindi, dimostrare di essere in possesso di conoscenze idonee all’individuazione della natura del testo e delle sue strutture formali. 
Per riuscire ad analizzare e commentare adeguatamente un testo letterario in prosa e in poesia è necessario mettere in atto delle conoscenze, delle tecniche e delle strategie diverse, perché diverse sono le caratteristiche del testo in sé. Da qui la necessità di conoscere prima le modalità dell’analisi di un testo in prosa, e poi quelle di un testo in poesia.

Modalità di analisi e commento di un testo letterario in prosa

Analizzare e commentare un brano letterario in prosa significa:
a)      comprendere a fondo il testo in ogni sua parte;
b)      interpretare i messaggi;
c)      approfondire i temi;
d)     esprimere opinioni e giudizi critici avvalendosi delle nozioni di letteratura possedute;
Per riuscire a sviluppare gli aspetti indicati è necessario:
a)        conoscere bene le tematiche e la poetica dell’autore a cui appartiene il brano ;
b)        il contesto storico nel quale è vissuto;
c)        il movimento letterario al quale appartiene.
Nel commento lo studente, dunque, è invitato a dimostrare la sua capacità di analisi, le sue conoscenze letterarie e critiche.
Di seguito vi presento un possibile percorso, da usare in modo flessibile, scegliendo di volta in volta gli elementi adatti al testo da analizzare, strutturato secondo i tre momenti di analisi fissati dal Ministero.

Comprensione complessiva

Prima fase
-          Leggere attentamente il testo;
-          Suddividere il brano in sequenze;
-          Sintetizzarle brevemente;
-          Definirne la funzione ( descrittiva, narrativa, riflessiva, lirica, espositiva, dialogica, argomentativa).
-          Individuare e sottolineare le parole-chiave e le espressioni-chiave, cioè quelle ricorrenti che indirizzano il lettore nel suo lavoro di ricerca del tema del brano.
Questo lavoro preliminare è importante perché consente la comprensione puntuale del testo in tutte le sue parti e aiuta a individuare  meglio il tema.
Seconda fase 
Comprende l’individuazione del tema e del messaggio.
Il tema è l’idea centrale del testo. Può essere costituito da:
a)      un sentimento (amore, odio, amicizia , ecc.);
b)      una situazione o condizione esistenziale (la vita, la morte, la pace, la violenza, ecc.);
c)      un particolare motivo di interesse o di riflessione (il rapporto tra uomo e natura, il significato di un’amicizia, ecc.).
Al tema principale spesso si possono aggiungere temi secondari o sottotemi.
Per riconoscere il tema si ricorre:
-          alla capacità di giudizio personale;
-          alle notizie sul contesto storico-culturale dell’opera;
-          all’analisi delle parole e delle espressioni chiave, precedentemente individuate.
Il messaggio è presente soprattutto in quei testi che intendono suscitare riflessioni, e quando c’è è strettamente legato al tema.
Quasi sempre è implicito, cioè non espresso chiaramente, e consiste in un insegnamento, in un invito alla presa di coscienza, che il lettore deve individuare.

Analisi del testo

 

Questa fase del lavoro comprende una serie di tappe, che possono anche non essere tutte presenti nel testo da analizzare, perché dipende dalle richieste di analisi fatte di volta in volta dal ministero.

 Il tempo e i luoghi

L’analisi del tempo riguarda il periodo storico in cui si svolge la vicenda può essere rintracciabile attraverso:
a)      precisi riferimenti e informazioni fornite dal narratore;
b)      individuabile attraverso elementi interni al testo (oggetti, abitudini, stili di vita, ecc.);
c)      può accadere che, per scelta dell’autore, il periodo rimanga indeterminato:
La descrizione dei luoghi, sia interni sia esterni, è spesso funzionale all’azione narrata.
La narrazione può essere:
a)      dettagliata;
b)      sommaria;
c)      soggettiva;
d)     oggettiva.
Il tipo di descrizione fornisce spunti per l’analisi critica dello stile dell’autore e informazioni sull’appartenenza ad una determinata corrente letteraria, (descrizione oggettiva del Verga).

I personaggi

Dei personaggi vanno individuati:
a)      ruoli e funzioni;
b)      caratteristiche fisiche, comportamentali, sociologiche e psicologiche;
c)      ideali, valori, punto di vista all’interno della vicenda.
Quello dei personaggi costituisce uno degli elementi più importanti della narrazione, perché è attraverso di loro che l’autore comunica al lettore i valori, gli ideali, i messaggi e gli insegnamenti.

Tecniche narrative

Le tecniche narrative riguardano le scelte linguistiche e stilistiche fatte dall’autore in modo molto preciso.

La loro analisi fornisce indicazioni importanti sulla corrente letteraria a cui appartiene lo scrittore, (pensate alle tecniche narrative adottate dal Verga nei Malavoglia).

L’analisi delle tecniche narrative si basa sull’esame accurato di alcune componenti:

a)      Narratore/i. Occorre indicarlo/i e individuarne due elementi molto importanti:
-          Il punto di vista del narratore che può essere: esterno o interno, onnisciente, impersonale,
      giudicante, regredito.
-          La tipologia del narratore è sempre connessa al tipo di narrazione e di descrizione e può essere:         soggettiva, se il punto di vista del narratore è chiaramente esplicitato;
      oggettiva, se l’autore si nasconde totalmente, al punto di delegare la funzione narrante ad un.
      narratore diverso dall’autore, (come avviene nei Malavoglia, dove la voce narrante è quella di
      un narratore regredito, ben lontano per cultura dal Verga).
b)      Coordinata tempo. Richiede di precisare se il racconto segue un ordine cronologico
      progressivo e lineare, oppure con rottura della sequenza logica e cronologica (inserimento di
      flashback).
      Richiede, inoltre, di riconoscere nel testo:
-          la distanza fra tempo del lettore e tempo del racconto,
-          la presenza di narrazione mimetica, cioè quella discorsive dei dialoghi;
-          la presenza di narrazione diegetica, cioè quella più lenta e ricca di pause descrittive;
-          la presenza di ampie digressioni, cioè di interruzioni del racconto principale per fornire nuovi elementi alla storia narrata ( storia di frà Cristoforo, della monaca di Monza) ;
-          la presenza di elissi, cioè di parti mancanti della storia.
L’esame della coordinata tempo fornisce, dunque, elementi utili a definire il ritmo narrativo.
c)      Parole e pensieri dei personaggi. Richiede di analizzare le tecniche secondo le quali sono riportate le parole e i pensieri dei personaggi. Queste possono essere così classificate:
-          discorso diretto;
-          monologo, il personaggio parla  a sé stesso;
-          monologo interiore, vengono riportati fedelmente i ragionamenti del personaggio;
-          flusso di coscienza, viene riportato il libero fluire dei pensieri del personaggio;
-          discorso indiretto;
-          discorso indirtetto libero, che riporta liberamente, senza che siano introdotti da verbi di dire o di pensare i discorsi o i pensieri dei personaggi, però mediati dal narratore, come fa il  Verga nei Malavoglia .
d)     RegistriRichiede di analizzare le modalità espressive fatte dall’autore. I registri possono essere:
-          aulico e solenne, quando il linguaggio è molto elaborato e  contenente termini alti e difficili;
-          formale, quando il linguaggio risulta più sobrio e controllato;
-          medio, quando il linguaggio risulta preciso sul piano lessicale e  scorrevole;
-          colloquiale, quando il linguaggio riproduce le caratteristiche del parlato.    
e)      Struttura dei periodiRichiede di analizzare come è costruito il periodo al fine di individuare il ritmo del testo. La struttura dei periodi può essere caratterizzata da:
-          Paratassi, cioè da un insieme di frasi legate tra loro per coordinazione. Questo procedere è tipico del parlato e determina, nel testo, un ritmo veloce e stringente.
-          Ipotassi, cioè da un insieme di frasi legate tra loro per subordinazione. Questo procedere è tipico di un linguaggio più elaborato e di una forma espressiva più colta.
f)       Uso di figure retoricheRichiede di individuare la tipologia delle figure retoriche a cui l’autore è ricorso e lo scopo per cui sono state usate che può essere:
-          vivacizzare il racconto;
-          abbellire il linguaggio;
-          rendere più efficace l’immagine.
(vedi foglio figure retoriche)

Inquadramento storico-letterario, approfondimenti e riflessioni

Le domande relative all’inquadramento storico-letterario, generalmente possono riguardare:
-          l’inserimento dell’autore e della sua opera in una particolare corrente letteraria;
-          la contestualizzazione storica dell’opera dal quale il brano è tratto;
-          l’esame di particolari tecniche narrative proprie dello scrittore;
-          il confronto con la produzione di altri autori;
-          l’analisi di altre correnti ideologiche o letterarie contemporanee, ma diverse da quelle dell’autore.
Negli approfondimenti, invece, viene richiesto di elaborare alcuni elementi già evidenziati nelle due parti precedenti in modo più approfondito e specifico, come ad esempio l’analisi specifica di un motivo ricorrente nella produzione letteraria di un autore, ( il significato dei proverbi presenti nei Malavoglia del Verga).
Le riflessioni richiedono di presentare il proprio pensiero critico relativo al brano in esame.
Nelle riflessioni non è sufficiente riportare i propri sentimenti ed emozioni suscitate dal testo, ma occorre sostenerli con opportune argomentazioni,.
Le riflessioni richieste dal Ministero possono riguardare vari elementi,  più precisamente:
a)      i personaggi, la loro personalità, il loro modo di pensare e la loro ideologia;
b)      l’argomento o il tema principale. In questo caso le riflessioni,  pur essendo personali, devono rispecchiare le caratteristiche generali del quadro storico letterario nel quale l’autore si trova inserito, e devono dimostrare la capacità dell’alunno di ricavare considerazioni pertinenti e motivate;
c)      giudizi sull’ideologia e i valori rintracciabili nel testo. Anche in questo caso i giudizi critici presentati devono essere supportati da argomentazioni adeguate, sia nel caso che l’ideologia  e i valori vengano condivisi, sia che siano messi in discussione o confutati;
d)     confronti tra personaggi;
e)      confronti tra la vicenda narrata e altri eventi analoghi che possono essere passati o presenti, raccontati dallo stesso autore o da altri autori. Questo tipo di riflessione richiede competenze non solo letterarie ma anche di carattere storico, e una sicura capacità di confronto;
f)       commenti sulle tecniche stilistiche e sulle modalità espressive.
Questo tipo di riflessione non riguarda solamente l’aspetto stilistico del testo, ma anche l’impatto che le scelte stilistiche fatte dall’autore hanno avuto sul chi deve fare l’analisi.
In questo caso è necessario precisare se si sono apprezzate, rifiutate o condivise.
 NB: Fatemi sapere se trovate le mie lezioni chiare e utili!

Imparare a fare un'analisi testuale (Parte seconda)

Testo tratto dal romanzo di Gabriele D’Annunzio “Il Piacere”  righe 1 - 45.

Parte prima: Comprensione complessiva

Domanda n°1:

Il brano si articola essenzialmente in due momenti. Distinguili ed esponi in breve il loro contenuto

Risposta:
Il primo comprende le prime 21 righe, è caratterizzato dalla descrizione degli ambienti e presenta il momento nel quale si svolge la vicenda, il luogo e la circostanza, cioè la sera di San Silvestro, e le vie  centrali di Roma animate come in una domenica di maggio, e il protagonista che attende l’amante nella sua dimora lussuosa e raffinata.
Il secondo momento comprende le righe dalla 22 alla 45,   e presenta il protagonista del romanzo, cioè Andrea Sperelli, attraverso i suoi pensieri e gli stati d’animo mentre sta aspettando la sua amante Elena.
Domanda n°2:
 In quale delle due parti è presente il tema del brano, e in che cosa consiste?
Risposta:
Il tema è presente nella seconda parte e consiste nell’ansia  che  Andrea Sperelli prova mentre sta aspettando Elena.

Parte seconda: Analisi e interpretazione

Domande relative all’ambientazione


1°) Esamina le rr. 1- 21. D’Annunzio descrive sia gli “esterni”, la città di Roma, sia gli “interni”, la casa di Andrea: questi spazi sono tra loro intimamente connessi e accomunati dalla stessa atmosfera. Definisci in generale questa atmosfera e rintraccia nel testo gli elementi che la caratterizzano in modo specifico
Risposta
Sia  le vie di Roma sia  le stanze che il protagonista abita sono avvolte in un’atmosfera dolce e gradevole, densa di sollecitazioni, in sintonia con il clima psicologico di un’attesa carica di aspettative amorose. In particolare, dalla città esala una dolcezza soffusa (dolcemente, r:1; tepor velato, (rr.1-2), romorio confuso, (r.5); attenuato, (r.6); nell’interno della casa domina un’eleganza profumata (profumo ch’esalavan, ( r.7); eguaglia in eleganza,( r.11).

2°)  Nella casa di Andrea l’arredo assume un grande rilievo. È ricco e raffinato, in sintonia con il gusto comune a tutti gli eroi decadenti che si circondano di lusso e di bellezza.
Quali oggetti lo caratterizzano? Quali particolari consentono di rilevarne la raffinatezza?
Risposta:
Innanzitutto la quantità di fiori freschi, certo non comune in dicembre, poi certe coppe di cristallo (r:8), la cui preziosità è descritta nei dettagli, così come, poco oltre, le tazze da tè e le tende di seta.
La particolare raffinatezza delle coppe di cristallo si coglie dal paragone tra queste e quelle rappresentate in un quadro di Botticelli (rr.10-11). Le tazze da tè hanno un aspetto molto prezioso, ornate d’istoriette mitologiche (r.17) e di esametri d’Ovidio (rr.18-19). Le tende di seta rossa sono riccamente istoriate con disegni e parole spiritose.

Domande relative al personaggio
1°) Il narratore sottolinea l’attesa del protagonista attraverso una breve analisi psicologica       
(rr.22.43).Ti pare che questa analisi punti a cogliere nel profondo le caratteristiche dell’uomo Andrea o che sia piuttosto tesa a costruire i l ”personaggio” decadente?

Risposta:
Il narratore tralascia di mettere in luce i meccanismi psicologici e le motivazioni profonde che spingono Andrea ad agire; piuttosto punta l’attenzione, quasi con compiacimento, sulla sua vanità narcisistica e sulla sua attitudine al piacere, aspetti, questi, che caratterizzano Andrea proprio come esteta decadente.
2°) Riporta  le parole chiave che meglio caratterizzano in tal senso il protagonista e definisci, in base a esse, l’atteggiamento di Andrea nei confronti di Elena.
Risposta:
Artificiosa (r.26); vanità e viziato (r.35); bellezza (r.37); godimento (r.38); finzione (r.42); ipocrisia (r.43). L’atteggiamento di Andrea verso Elena punta esclusivamente al possesso e al godimento.
3°) L’amore è associato alla parola esercizio (r.36): quale significato viene ad assumere per il protagonista?
Risposta:
L’amore è vissuto da Andrea come attività che provoca piacere  e nella quale egli può dimostrare le sue abilità. Non è quindi da intendersi come sentimento d’amore sincero.
4°) Delinea brevemente il ritratto del protagonista.
Risposta:
Andrea è vanitoso, narcisista, studiato, ipocrita, alla ricerca spasmodica del piacere associato alla bellezza. Per lui l’amore è un’arte da esercitare con perfezione formale, in cui dimostrare capacità di soggiogare le donne anche con l’inganno, e coglierne il massimo piacere.

Domande relative alle tecniche narrative
1°) Che tipo di narrazione è presente nel testo, e come sono riportati i pensieri di Andrea?
Risposta:
La narrazione è fatta da un narratore esterno onnisciente, cioè che conosce tutto, anche i pensieri di Andrea che sono riportati mediante il discorso diretto.
2°) Che tipo di registro ha usato l’autore e come ha strutturato i periodi?
Risposta:
D’Annunzio nel romanzo il Piacere usa un registro alto in quanto il linguaggio è ricco di termini raffinati e colti. La narrazione  procede, nella maggior parte dei periodi, per ipotassi cioè per subordinazione e quindi in modo più elaborato, perché l’autore vuole creare un linguaggio adatto al personaggio e all’ambiente raffinato nel quale vive.

Parte terza: riflessione ed approfondimenti
Domanda relativa all’inquadramento storico-letterario
Traccia un breve quadro degli aspetti principali del Decadentismo europeo, servendoti come guida dei seguenti quesiti:
-          quando e dove sorge?
-          Come giudicano i primi decadenti la società in cui vivono?
-          Come si intitola la rivista attorno a cui si raggruppano?
-          Quale poetica promuovono?
-          In che cosa consiste l’orientamento di vita e di cultura chiamato Estetismo?
Risposta :
Il Decadentismo sorge in Francia nell’ultimo ventennio dell’800: Coloro che vi aderiscono giudicano la società in cui vivono volgare e bassa perché considerano la maggior parte delle persone inferiori a loro.
Gli intellettuali decadenti si raggruppano intorno alla rivista “Le Decadent” e promuovono una poetica in aperta rottura con la tradizione realistica. Ricercano una forma espressiva attenta a trasmettere i propri massaggi attraverso un linguaggio intessuto di simboli e di termini raffinati, lontano dalla normalità e dalle strutture semplici e convenzionali. I decadenti manifestano l’amara delusione verso il fallimento delle promesse positivistiche, rinchiudendosi in un mondo artificioso, fatto di bellezza rara e raffinata, di ricerca del piacere dei sensi; questi aspetti vengono scelti come massimi valori, realizzati e goduti, in ogni aspetto della vita, come significativa contrapposizione alla bruttezza e alla opaca volgarità di cui era permeato, secondo loro, il gusto della società contemporanea.

NB: Fatemi sapere se trovate le mie lezioni chiare e utili!

Imparare a fare un'analisi testuale (Parte terza)

Come nel caso dell’analisi e del commento di un brano in prosa, anche l’analisi e il commento di una poesia, oggetto della prima prova dell’Esame di Stato, si articolano in una serie di quesiti e risposte di ampio respiro raggruppati secondo la scansione:
-          comprensione complessiva;
-          analisi del testo;
-          inquadramento storico-letterario, approfondimenti e riflessioni.
Per compiere un buon lavoro di analisi e commento di un testo poetico è necessario possedere delle nozioni di base riguardanti la specificità del linguaggio poetico che permettano di individuare all’interno del testo lo stretto rapporto che esiste tra ciò che l’autore dice, cioè il contenuto (o significato), e come lo dice, cioè la forma (o significante).
Nella poesia, la forma,  è molto più articolata di quella della prosa, perché si concretizza: nel tipo dei versi, nelle rime, nell’aspetto fonico, lessicale, sintattico.
Nel testo poetico l’autore crea un rapporto tra forma e contenuto molto più forte di quello presente nel testo in prosa, e tale da costituire un’unione inestricabile, al punto che trasformare la forma equivale a svilire il contenuto.
Inoltre, per compiere un’analisi e un commento completi, sono  necessarie delle conoscenze letterarie riguardanti : l’autore, la poetica,  le sue tematiche più importanti, il contesto storico, le caratteristiche del movimento letterario al quale appartiene, le interpretazioni critiche.
Queste informazioni servono anche per scrivere, quando viene richiesto espressamente dalla consegna ministeriale, un commento adeguato, cioè corredato da giudizi opportunamente sostenuti.
Di seguito vi presento un possibile percorso, da usare in modo flessibile, scegliendo di volta in volta gli elementi adatti al testo da analizzare, strutturato secondo i tre momenti di analisi fissati dal Ministero.

Comprensione complessiva
Fase preliminare
Prima di iniziare il lavoro è utile:
1°)  Leggere con attenzione il testo per comprenderne l’argomento;
2°)  Controllare la funzione del titolo, perché spesso è fondamentale per chiarire l’argomento e il 
       tema della poesia;
3°)  Individuare:
a)    le pause, indicate dalla punteggiatura e dagli eventuali spazi ;
      b)    gli eventuali enjambement per riconoscere il ritmo e la musicalità dei versi;
      c)    il tipo di versi, ( endecasillabo, decasillabo, novenario, ottonario, settenario, senario) ;
      d)    il tipo di strofe, ( distico, terzina, quartina, sestina, l’ottava, strofa libera, versi sciolti) ;
      e)    il tipo di componimento, (sonetto, canzone, ode, schema libero);
f)         il tipo di rime, (baciata, incatenata, alternata,  incrociata, interna).
 L’individuazione degli elementi sopra elencati aiuta a cogliere a livello generale il tipo di testo  
 poetico  e prepara il lavoro più specifico che si dovrà sviluppare all’interno dell’analisi del 
 testo; 
4°)  Eseguire per iscritto la parafrasi della poesia, anche se non viene richiesta dal ministero.
Questo   lavoro unito, se necessario anche all’uso del dizionario per quelle parole delle quali non si conosce bene il significato, consente di chiarire il contenuto della poesia e la sua struttura interna. Una parafrasi fatta correttamente, infatti, permette di individuare l’argomento delle varie strofe e i collegamenti o le divisioni che il poeta ha creato tra loro.



Individuazione del tema e del messaggio
Il tema è l’idea centrale del componimento poetico. In poesia i temi principali generalmente sono: l’amore, la vita, la morte, gli affetti, la patria.
Per individuare il tema di un componimento poetico sono indispensabili le seguenti operazioni:
a)      riconoscere e interpretare le immagini che l’autore ha creato nella poesia e coglierne il significato simbolico. Spesso le immagini sono rappresentate attraverso figure retoriche di significato, in particolare, la metafora, la metonimia, la similitudine, l‘analogia. (vedi foglio figure retoriche)
b)     Individuare il campo semantico, cioè tutte quelle parole ed espressioni che richiamandosi vicendevolmente, indirizzano il lettore verso il tema del componimento. Queste parole ed espressioni  assumono nella poesia il ruolo di parole ed espressioni – tema, perché hanno un forte valore simbolico e sono spesso poste in rilievo ed evidenziate da rime, assonanze, consonanze e altri artifici fonici che il poeta ha creato proprio per sottolinearne il forte legame a livello di significato. Ad esempio nella poesia di Montale Spesso il male di vivere ho incontrato, il campo semantico relativo al tema del male di vivere è rintracciabile nelle espressioni:
-          Rivo strozzato che gorgoglia;
-          Incartocciarsi della foglia riarsa;
-          Cavallo stramazzato.
c)      Il messaggio consiste nella trasmissione, da parte del poeta, della sua personale visione del mondo e della vita, delle sue esperienze ed emozioni, da cui il lettore trae, a sua volta, suggerimenti, insegnamenti, emozioni. Non sempre il messaggio è un insegnamento morale. Comunque, è compito del lettore individuarlo, perché quasi mai è chiaramente espresso, perciò bisogna rintracciarlo con molta attenzione, servendosi di tutti gli elementi di comprensione emersi dall’analisi del titolo, dalla parafrasi, dalla interpretazione delle immagini simboliche e dalle parole ed espressioni tema individuate.

Analisi del testo 
L’analisi del testo consiste nell’esame del significante, ovvero di tutti i mezzi espressivi e delle tecniche poetiche usate dall’autore per creare stretti legami con gli elementi contenutistici della poesia. Gli aspetti del significante più importanti da individuare sono tre, e precisamente:
a)      Aspetto fonico timbrico  che consiste nell’individuazione all’interno della poesia delle rime e della presenza di  eventuali assonanze,  consonanze, onomatopee, allitterazioni,  degli enjambement, e della loro interpretazione al fine di riuscire a comprendere quale rapporto il poeta  ha instaurato tra le scelte foniche e il contenuto. Spesso, infatti, il poeta scegliendo suoni aspri vuole comunicare sensazioni di sofferenza, mentre usa parole dolci e lineari per comunicare sensazioni serene. Le assonanze, le consonanze, le allitterazioni e gli enjambement sono inoltre usate per attirare l’attenzione su determinate immagini poetiche strettamente collegate con il tema della poesia. (vedi foglio figure retoriche)
b)      Aspetto metrico-strutturale che consiste nell’esame di:
-          versi, la loro diversa lunghezza porta a capire quale andamento il poeta ha voluto dare alla poesia. Il verso lungo, infatti, permette un andamento più disteso e discorsivo; il verso corto, invece, permette di ottenere un andamento concitato, angosciato e doloroso.
-          Strofe, servono a indicare le parti della poesia e il legame che esiste tra loro, quindi permettono al poeta di creare delle unità di significato ben individuabili.
-          Tipo di componimento, serve a individuare come il poeta ha scelto di comunicare il suo messaggio e di sviluppare il suo tema. Una poesia lunga, come la canzone o l’ode permettono, infatti, all’autore di affrontare con ampiezza
-          Tipo di rime, servono all’autore per creare legami tra le parole oppure per sottolinearne l’importanza. Le rime, quindi, contribuiscono a  costruire il campo semantico relativo al tema della poesia.
     L’aspetto metrico-strutturale della poesia permette, inoltre di individuare se il poeta ha    rispettato del tutto o in parte le norme della tradizione poetica alla quale appartiene, oppure se ne ha violato alcune regole, o se ne ha istituito di nuove, e se queste hanno assunto particolari significati perché hanno determinato una rottura  e una trasformazione  importante dei canoni poetici tradizionali.
c)      L’aspetto lessicale - sintattico e retorico stilisticoè caratterizzato da tre aspetti:
-          Tipo di sintassi il poeta ha usato nei versi.
      La  scelta prevalentemente a carattere paratattico, cioè per coordinazione, indica che l’autore
      vuole comunicare attraverso un linguaggio semplice e lineare. La scelta di procedere, invece,
      per ipotassi, cioè per frasi subordinate, rispecchia la volontà di  scrivere in modo più complesso
      e articolato.
-          Registro linguistico i più usati sono quello aulico cioè alto e ricercato, e quello  quotidiano e colloquiale. La scelta dell’uno o dell’altro rispecchia la volontà del poeta di rappresentare il tema in modo raffinato e colto, oppure in modo semplice e di facile comprensione.
Generalmente alla sintassi basata sulla coordinazione corrisponde un registro linguistico quotidiano, mentre alla sintassi basata sulla subordinazione corrisponde un registro alto.
-          L’uso di figure retoriche sintattiche, cioè di costruzioni del discorso che non procedono secondo la normale sequenza: soggetto – verbo – predicato, ma presentano costruzioni diverse.
L’uso di queste figure retoriche permette al poeta di rafforzare l’immagine che vuole costruire e il significato. (vedi foglio)

Inquadramento storico-letterario, approfondimenti e riflessioni
L’inquadramento storico-letterario riguarda la collocazione del poeta e della sua opera in:
-          una particolare corrente letteraria;
-          una contestualizzazione storica;
-          una ricerca delle tematiche proprie del poeta presenti anche in altre opere;
-          un confronto con l’opera anche di altri autori;
-          una individuazione delle tecniche proprie del poeta o del movimento a cui appartiene e il loro apporto allo sviluppo del linguaggio poetico;
-          una analisi di movimenti, ideologie, scuole contemporanee all’autore differenti o antitetiche alla sua scuola poetica.
Per riuscire a rispondere alle richieste domande che riguardano l’inquadramento storico-letterario è necessario possedere una conoscenza di base dell’autore e del periodo letterario nel quale è inserito.
E’ doveroso precisare che non tutte le possibilità presentate saranno richieste dal Ministero, ma in linea di massima è utile considerarle come possibili.
Per quanto riguarda gli approfondimenti generalmente viene chiesto di analizzare specificatamente uno degli aspetti evidenziati nella comprensione complessiva, oppure nell’analisi del testo.
Infine, le riflessioni richiedono di formulare  giudizi validamente sostenuti da una conoscenza critica dell’autore.
Le riflessioni si possono articolare in:
-          giudizi sull’argomento del tema trattato, cioè se risulta più o meno interessante e perchè;
-          valutazioni sull’ideologia e i valori rintracciabili nel testo, che possono essere condivisi oppure no, ma che vanno giudicati, in positivo o in negativo, con il sostegno di argomentazioni convincenti;
-          commenti sulle tecniche stilistiche, che non riguarda l’esame delle tecniche stilistiche (già effettuato nell’analisi testuale), ma, piuttosto l’analisi del proprio personale gradimento di determinate scelte espressive del poeta;
-          emozioni personali suscitate dalla lettura della poesia;
-          significativi nuovi e non canonici che il lettore ha individuato grazie al proprio punto di vista e alla propria sensibilità.

NB: Fatemi sapere se trovate chiare e utili le mie lezioni!