sabato 21 gennaio 2012

Imparare a fare un'analisi testuale (Parte terza)

Come nel caso dell’analisi e del commento di un brano in prosa, anche l’analisi e il commento di una poesia, oggetto della prima prova dell’Esame di Stato, si articolano in una serie di quesiti e risposte di ampio respiro raggruppati secondo la scansione:
-          comprensione complessiva;
-          analisi del testo;
-          inquadramento storico-letterario, approfondimenti e riflessioni.
Per compiere un buon lavoro di analisi e commento di un testo poetico è necessario possedere delle nozioni di base riguardanti la specificità del linguaggio poetico che permettano di individuare all’interno del testo lo stretto rapporto che esiste tra ciò che l’autore dice, cioè il contenuto (o significato), e come lo dice, cioè la forma (o significante).
Nella poesia, la forma,  è molto più articolata di quella della prosa, perché si concretizza: nel tipo dei versi, nelle rime, nell’aspetto fonico, lessicale, sintattico.
Nel testo poetico l’autore crea un rapporto tra forma e contenuto molto più forte di quello presente nel testo in prosa, e tale da costituire un’unione inestricabile, al punto che trasformare la forma equivale a svilire il contenuto.
Inoltre, per compiere un’analisi e un commento completi, sono  necessarie delle conoscenze letterarie riguardanti : l’autore, la poetica,  le sue tematiche più importanti, il contesto storico, le caratteristiche del movimento letterario al quale appartiene, le interpretazioni critiche.
Queste informazioni servono anche per scrivere, quando viene richiesto espressamente dalla consegna ministeriale, un commento adeguato, cioè corredato da giudizi opportunamente sostenuti.
Di seguito vi presento un possibile percorso, da usare in modo flessibile, scegliendo di volta in volta gli elementi adatti al testo da analizzare, strutturato secondo i tre momenti di analisi fissati dal Ministero.

Comprensione complessiva
Fase preliminare
Prima di iniziare il lavoro è utile:
1°)  Leggere con attenzione il testo per comprenderne l’argomento;
2°)  Controllare la funzione del titolo, perché spesso è fondamentale per chiarire l’argomento e il 
       tema della poesia;
3°)  Individuare:
a)    le pause, indicate dalla punteggiatura e dagli eventuali spazi ;
      b)    gli eventuali enjambement per riconoscere il ritmo e la musicalità dei versi;
      c)    il tipo di versi, ( endecasillabo, decasillabo, novenario, ottonario, settenario, senario) ;
      d)    il tipo di strofe, ( distico, terzina, quartina, sestina, l’ottava, strofa libera, versi sciolti) ;
      e)    il tipo di componimento, (sonetto, canzone, ode, schema libero);
f)         il tipo di rime, (baciata, incatenata, alternata,  incrociata, interna).
 L’individuazione degli elementi sopra elencati aiuta a cogliere a livello generale il tipo di testo  
 poetico  e prepara il lavoro più specifico che si dovrà sviluppare all’interno dell’analisi del 
 testo; 
4°)  Eseguire per iscritto la parafrasi della poesia, anche se non viene richiesta dal ministero.
Questo   lavoro unito, se necessario anche all’uso del dizionario per quelle parole delle quali non si conosce bene il significato, consente di chiarire il contenuto della poesia e la sua struttura interna. Una parafrasi fatta correttamente, infatti, permette di individuare l’argomento delle varie strofe e i collegamenti o le divisioni che il poeta ha creato tra loro.



Individuazione del tema e del messaggio
Il tema è l’idea centrale del componimento poetico. In poesia i temi principali generalmente sono: l’amore, la vita, la morte, gli affetti, la patria.
Per individuare il tema di un componimento poetico sono indispensabili le seguenti operazioni:
a)      riconoscere e interpretare le immagini che l’autore ha creato nella poesia e coglierne il significato simbolico. Spesso le immagini sono rappresentate attraverso figure retoriche di significato, in particolare, la metafora, la metonimia, la similitudine, l‘analogia. (vedi foglio figure retoriche)
b)     Individuare il campo semantico, cioè tutte quelle parole ed espressioni che richiamandosi vicendevolmente, indirizzano il lettore verso il tema del componimento. Queste parole ed espressioni  assumono nella poesia il ruolo di parole ed espressioni – tema, perché hanno un forte valore simbolico e sono spesso poste in rilievo ed evidenziate da rime, assonanze, consonanze e altri artifici fonici che il poeta ha creato proprio per sottolinearne il forte legame a livello di significato. Ad esempio nella poesia di Montale Spesso il male di vivere ho incontrato, il campo semantico relativo al tema del male di vivere è rintracciabile nelle espressioni:
-          Rivo strozzato che gorgoglia;
-          Incartocciarsi della foglia riarsa;
-          Cavallo stramazzato.
c)      Il messaggio consiste nella trasmissione, da parte del poeta, della sua personale visione del mondo e della vita, delle sue esperienze ed emozioni, da cui il lettore trae, a sua volta, suggerimenti, insegnamenti, emozioni. Non sempre il messaggio è un insegnamento morale. Comunque, è compito del lettore individuarlo, perché quasi mai è chiaramente espresso, perciò bisogna rintracciarlo con molta attenzione, servendosi di tutti gli elementi di comprensione emersi dall’analisi del titolo, dalla parafrasi, dalla interpretazione delle immagini simboliche e dalle parole ed espressioni tema individuate.

Analisi del testo 
L’analisi del testo consiste nell’esame del significante, ovvero di tutti i mezzi espressivi e delle tecniche poetiche usate dall’autore per creare stretti legami con gli elementi contenutistici della poesia. Gli aspetti del significante più importanti da individuare sono tre, e precisamente:
a)      Aspetto fonico timbrico  che consiste nell’individuazione all’interno della poesia delle rime e della presenza di  eventuali assonanze,  consonanze, onomatopee, allitterazioni,  degli enjambement, e della loro interpretazione al fine di riuscire a comprendere quale rapporto il poeta  ha instaurato tra le scelte foniche e il contenuto. Spesso, infatti, il poeta scegliendo suoni aspri vuole comunicare sensazioni di sofferenza, mentre usa parole dolci e lineari per comunicare sensazioni serene. Le assonanze, le consonanze, le allitterazioni e gli enjambement sono inoltre usate per attirare l’attenzione su determinate immagini poetiche strettamente collegate con il tema della poesia. (vedi foglio figure retoriche)
b)      Aspetto metrico-strutturale che consiste nell’esame di:
-          versi, la loro diversa lunghezza porta a capire quale andamento il poeta ha voluto dare alla poesia. Il verso lungo, infatti, permette un andamento più disteso e discorsivo; il verso corto, invece, permette di ottenere un andamento concitato, angosciato e doloroso.
-          Strofe, servono a indicare le parti della poesia e il legame che esiste tra loro, quindi permettono al poeta di creare delle unità di significato ben individuabili.
-          Tipo di componimento, serve a individuare come il poeta ha scelto di comunicare il suo messaggio e di sviluppare il suo tema. Una poesia lunga, come la canzone o l’ode permettono, infatti, all’autore di affrontare con ampiezza
-          Tipo di rime, servono all’autore per creare legami tra le parole oppure per sottolinearne l’importanza. Le rime, quindi, contribuiscono a  costruire il campo semantico relativo al tema della poesia.
     L’aspetto metrico-strutturale della poesia permette, inoltre di individuare se il poeta ha    rispettato del tutto o in parte le norme della tradizione poetica alla quale appartiene, oppure se ne ha violato alcune regole, o se ne ha istituito di nuove, e se queste hanno assunto particolari significati perché hanno determinato una rottura  e una trasformazione  importante dei canoni poetici tradizionali.
c)      L’aspetto lessicale - sintattico e retorico stilisticoè caratterizzato da tre aspetti:
-          Tipo di sintassi il poeta ha usato nei versi.
      La  scelta prevalentemente a carattere paratattico, cioè per coordinazione, indica che l’autore
      vuole comunicare attraverso un linguaggio semplice e lineare. La scelta di procedere, invece,
      per ipotassi, cioè per frasi subordinate, rispecchia la volontà di  scrivere in modo più complesso
      e articolato.
-          Registro linguistico i più usati sono quello aulico cioè alto e ricercato, e quello  quotidiano e colloquiale. La scelta dell’uno o dell’altro rispecchia la volontà del poeta di rappresentare il tema in modo raffinato e colto, oppure in modo semplice e di facile comprensione.
Generalmente alla sintassi basata sulla coordinazione corrisponde un registro linguistico quotidiano, mentre alla sintassi basata sulla subordinazione corrisponde un registro alto.
-          L’uso di figure retoriche sintattiche, cioè di costruzioni del discorso che non procedono secondo la normale sequenza: soggetto – verbo – predicato, ma presentano costruzioni diverse.
L’uso di queste figure retoriche permette al poeta di rafforzare l’immagine che vuole costruire e il significato. (vedi foglio)

Inquadramento storico-letterario, approfondimenti e riflessioni
L’inquadramento storico-letterario riguarda la collocazione del poeta e della sua opera in:
-          una particolare corrente letteraria;
-          una contestualizzazione storica;
-          una ricerca delle tematiche proprie del poeta presenti anche in altre opere;
-          un confronto con l’opera anche di altri autori;
-          una individuazione delle tecniche proprie del poeta o del movimento a cui appartiene e il loro apporto allo sviluppo del linguaggio poetico;
-          una analisi di movimenti, ideologie, scuole contemporanee all’autore differenti o antitetiche alla sua scuola poetica.
Per riuscire a rispondere alle richieste domande che riguardano l’inquadramento storico-letterario è necessario possedere una conoscenza di base dell’autore e del periodo letterario nel quale è inserito.
E’ doveroso precisare che non tutte le possibilità presentate saranno richieste dal Ministero, ma in linea di massima è utile considerarle come possibili.
Per quanto riguarda gli approfondimenti generalmente viene chiesto di analizzare specificatamente uno degli aspetti evidenziati nella comprensione complessiva, oppure nell’analisi del testo.
Infine, le riflessioni richiedono di formulare  giudizi validamente sostenuti da una conoscenza critica dell’autore.
Le riflessioni si possono articolare in:
-          giudizi sull’argomento del tema trattato, cioè se risulta più o meno interessante e perchè;
-          valutazioni sull’ideologia e i valori rintracciabili nel testo, che possono essere condivisi oppure no, ma che vanno giudicati, in positivo o in negativo, con il sostegno di argomentazioni convincenti;
-          commenti sulle tecniche stilistiche, che non riguarda l’esame delle tecniche stilistiche (già effettuato nell’analisi testuale), ma, piuttosto l’analisi del proprio personale gradimento di determinate scelte espressive del poeta;
-          emozioni personali suscitate dalla lettura della poesia;
-          significativi nuovi e non canonici che il lettore ha individuato grazie al proprio punto di vista e alla propria sensibilità.

NB: Fatemi sapere se trovate chiare e utili le mie lezioni!

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