sabato 21 gennaio 2012

Imparare a fare un'analisi testuale (Parte prima)

Il decreto ministeriale riguardante la nuova maturità, per quanto concerne l’opzione “a” della prima prova scritta richiede l’analisi e il commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario , in prosa o in poesia, articolato in una serie di risposte a quesiti di ampio respiro raggruppati secondo questa scansione:
-          Comprensione complessiva;
-          Analisi del testo;
-          Inquadramento storico-letterario, approfondimenti e riflessioni.
La prova di analisi e commento tende, dunque, a  verificare se il candidato possiede:
-          capacità di compiere un’analisi testuale precisa e dettagliata;
-          capacità di fornire informazioni complete e dati precisi
-          capacità di portare argomentazioni  supportate dalla conoscenza letteraria, o se richiesto esplicitamente, da opinioni personali valide.
L’alunno deve, quindi, dimostrare di essere in possesso di conoscenze idonee all’individuazione della natura del testo e delle sue strutture formali. 
Per riuscire ad analizzare e commentare adeguatamente un testo letterario in prosa e in poesia è necessario mettere in atto delle conoscenze, delle tecniche e delle strategie diverse, perché diverse sono le caratteristiche del testo in sé. Da qui la necessità di conoscere prima le modalità dell’analisi di un testo in prosa, e poi quelle di un testo in poesia.

Modalità di analisi e commento di un testo letterario in prosa

Analizzare e commentare un brano letterario in prosa significa:
a)      comprendere a fondo il testo in ogni sua parte;
b)      interpretare i messaggi;
c)      approfondire i temi;
d)     esprimere opinioni e giudizi critici avvalendosi delle nozioni di letteratura possedute;
Per riuscire a sviluppare gli aspetti indicati è necessario:
a)        conoscere bene le tematiche e la poetica dell’autore a cui appartiene il brano ;
b)        il contesto storico nel quale è vissuto;
c)        il movimento letterario al quale appartiene.
Nel commento lo studente, dunque, è invitato a dimostrare la sua capacità di analisi, le sue conoscenze letterarie e critiche.
Di seguito vi presento un possibile percorso, da usare in modo flessibile, scegliendo di volta in volta gli elementi adatti al testo da analizzare, strutturato secondo i tre momenti di analisi fissati dal Ministero.

Comprensione complessiva

Prima fase
-          Leggere attentamente il testo;
-          Suddividere il brano in sequenze;
-          Sintetizzarle brevemente;
-          Definirne la funzione ( descrittiva, narrativa, riflessiva, lirica, espositiva, dialogica, argomentativa).
-          Individuare e sottolineare le parole-chiave e le espressioni-chiave, cioè quelle ricorrenti che indirizzano il lettore nel suo lavoro di ricerca del tema del brano.
Questo lavoro preliminare è importante perché consente la comprensione puntuale del testo in tutte le sue parti e aiuta a individuare  meglio il tema.
Seconda fase 
Comprende l’individuazione del tema e del messaggio.
Il tema è l’idea centrale del testo. Può essere costituito da:
a)      un sentimento (amore, odio, amicizia , ecc.);
b)      una situazione o condizione esistenziale (la vita, la morte, la pace, la violenza, ecc.);
c)      un particolare motivo di interesse o di riflessione (il rapporto tra uomo e natura, il significato di un’amicizia, ecc.).
Al tema principale spesso si possono aggiungere temi secondari o sottotemi.
Per riconoscere il tema si ricorre:
-          alla capacità di giudizio personale;
-          alle notizie sul contesto storico-culturale dell’opera;
-          all’analisi delle parole e delle espressioni chiave, precedentemente individuate.
Il messaggio è presente soprattutto in quei testi che intendono suscitare riflessioni, e quando c’è è strettamente legato al tema.
Quasi sempre è implicito, cioè non espresso chiaramente, e consiste in un insegnamento, in un invito alla presa di coscienza, che il lettore deve individuare.

Analisi del testo

 

Questa fase del lavoro comprende una serie di tappe, che possono anche non essere tutte presenti nel testo da analizzare, perché dipende dalle richieste di analisi fatte di volta in volta dal ministero.

 Il tempo e i luoghi

L’analisi del tempo riguarda il periodo storico in cui si svolge la vicenda può essere rintracciabile attraverso:
a)      precisi riferimenti e informazioni fornite dal narratore;
b)      individuabile attraverso elementi interni al testo (oggetti, abitudini, stili di vita, ecc.);
c)      può accadere che, per scelta dell’autore, il periodo rimanga indeterminato:
La descrizione dei luoghi, sia interni sia esterni, è spesso funzionale all’azione narrata.
La narrazione può essere:
a)      dettagliata;
b)      sommaria;
c)      soggettiva;
d)     oggettiva.
Il tipo di descrizione fornisce spunti per l’analisi critica dello stile dell’autore e informazioni sull’appartenenza ad una determinata corrente letteraria, (descrizione oggettiva del Verga).

I personaggi

Dei personaggi vanno individuati:
a)      ruoli e funzioni;
b)      caratteristiche fisiche, comportamentali, sociologiche e psicologiche;
c)      ideali, valori, punto di vista all’interno della vicenda.
Quello dei personaggi costituisce uno degli elementi più importanti della narrazione, perché è attraverso di loro che l’autore comunica al lettore i valori, gli ideali, i messaggi e gli insegnamenti.

Tecniche narrative

Le tecniche narrative riguardano le scelte linguistiche e stilistiche fatte dall’autore in modo molto preciso.

La loro analisi fornisce indicazioni importanti sulla corrente letteraria a cui appartiene lo scrittore, (pensate alle tecniche narrative adottate dal Verga nei Malavoglia).

L’analisi delle tecniche narrative si basa sull’esame accurato di alcune componenti:

a)      Narratore/i. Occorre indicarlo/i e individuarne due elementi molto importanti:
-          Il punto di vista del narratore che può essere: esterno o interno, onnisciente, impersonale,
      giudicante, regredito.
-          La tipologia del narratore è sempre connessa al tipo di narrazione e di descrizione e può essere:         soggettiva, se il punto di vista del narratore è chiaramente esplicitato;
      oggettiva, se l’autore si nasconde totalmente, al punto di delegare la funzione narrante ad un.
      narratore diverso dall’autore, (come avviene nei Malavoglia, dove la voce narrante è quella di
      un narratore regredito, ben lontano per cultura dal Verga).
b)      Coordinata tempo. Richiede di precisare se il racconto segue un ordine cronologico
      progressivo e lineare, oppure con rottura della sequenza logica e cronologica (inserimento di
      flashback).
      Richiede, inoltre, di riconoscere nel testo:
-          la distanza fra tempo del lettore e tempo del racconto,
-          la presenza di narrazione mimetica, cioè quella discorsive dei dialoghi;
-          la presenza di narrazione diegetica, cioè quella più lenta e ricca di pause descrittive;
-          la presenza di ampie digressioni, cioè di interruzioni del racconto principale per fornire nuovi elementi alla storia narrata ( storia di frà Cristoforo, della monaca di Monza) ;
-          la presenza di elissi, cioè di parti mancanti della storia.
L’esame della coordinata tempo fornisce, dunque, elementi utili a definire il ritmo narrativo.
c)      Parole e pensieri dei personaggi. Richiede di analizzare le tecniche secondo le quali sono riportate le parole e i pensieri dei personaggi. Queste possono essere così classificate:
-          discorso diretto;
-          monologo, il personaggio parla  a sé stesso;
-          monologo interiore, vengono riportati fedelmente i ragionamenti del personaggio;
-          flusso di coscienza, viene riportato il libero fluire dei pensieri del personaggio;
-          discorso indiretto;
-          discorso indirtetto libero, che riporta liberamente, senza che siano introdotti da verbi di dire o di pensare i discorsi o i pensieri dei personaggi, però mediati dal narratore, come fa il  Verga nei Malavoglia .
d)     RegistriRichiede di analizzare le modalità espressive fatte dall’autore. I registri possono essere:
-          aulico e solenne, quando il linguaggio è molto elaborato e  contenente termini alti e difficili;
-          formale, quando il linguaggio risulta più sobrio e controllato;
-          medio, quando il linguaggio risulta preciso sul piano lessicale e  scorrevole;
-          colloquiale, quando il linguaggio riproduce le caratteristiche del parlato.    
e)      Struttura dei periodiRichiede di analizzare come è costruito il periodo al fine di individuare il ritmo del testo. La struttura dei periodi può essere caratterizzata da:
-          Paratassi, cioè da un insieme di frasi legate tra loro per coordinazione. Questo procedere è tipico del parlato e determina, nel testo, un ritmo veloce e stringente.
-          Ipotassi, cioè da un insieme di frasi legate tra loro per subordinazione. Questo procedere è tipico di un linguaggio più elaborato e di una forma espressiva più colta.
f)       Uso di figure retoricheRichiede di individuare la tipologia delle figure retoriche a cui l’autore è ricorso e lo scopo per cui sono state usate che può essere:
-          vivacizzare il racconto;
-          abbellire il linguaggio;
-          rendere più efficace l’immagine.
(vedi foglio figure retoriche)

Inquadramento storico-letterario, approfondimenti e riflessioni

Le domande relative all’inquadramento storico-letterario, generalmente possono riguardare:
-          l’inserimento dell’autore e della sua opera in una particolare corrente letteraria;
-          la contestualizzazione storica dell’opera dal quale il brano è tratto;
-          l’esame di particolari tecniche narrative proprie dello scrittore;
-          il confronto con la produzione di altri autori;
-          l’analisi di altre correnti ideologiche o letterarie contemporanee, ma diverse da quelle dell’autore.
Negli approfondimenti, invece, viene richiesto di elaborare alcuni elementi già evidenziati nelle due parti precedenti in modo più approfondito e specifico, come ad esempio l’analisi specifica di un motivo ricorrente nella produzione letteraria di un autore, ( il significato dei proverbi presenti nei Malavoglia del Verga).
Le riflessioni richiedono di presentare il proprio pensiero critico relativo al brano in esame.
Nelle riflessioni non è sufficiente riportare i propri sentimenti ed emozioni suscitate dal testo, ma occorre sostenerli con opportune argomentazioni,.
Le riflessioni richieste dal Ministero possono riguardare vari elementi,  più precisamente:
a)      i personaggi, la loro personalità, il loro modo di pensare e la loro ideologia;
b)      l’argomento o il tema principale. In questo caso le riflessioni,  pur essendo personali, devono rispecchiare le caratteristiche generali del quadro storico letterario nel quale l’autore si trova inserito, e devono dimostrare la capacità dell’alunno di ricavare considerazioni pertinenti e motivate;
c)      giudizi sull’ideologia e i valori rintracciabili nel testo. Anche in questo caso i giudizi critici presentati devono essere supportati da argomentazioni adeguate, sia nel caso che l’ideologia  e i valori vengano condivisi, sia che siano messi in discussione o confutati;
d)     confronti tra personaggi;
e)      confronti tra la vicenda narrata e altri eventi analoghi che possono essere passati o presenti, raccontati dallo stesso autore o da altri autori. Questo tipo di riflessione richiede competenze non solo letterarie ma anche di carattere storico, e una sicura capacità di confronto;
f)       commenti sulle tecniche stilistiche e sulle modalità espressive.
Questo tipo di riflessione non riguarda solamente l’aspetto stilistico del testo, ma anche l’impatto che le scelte stilistiche fatte dall’autore hanno avuto sul chi deve fare l’analisi.
In questo caso è necessario precisare se si sono apprezzate, rifiutate o condivise.
 NB: Fatemi sapere se trovate le mie lezioni chiare e utili!

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